Una produzione caratterizzata al 90% da batterie al Litio Ferro Fosfato in grado di garantire i più alti livelli in termini di sicurezza
Negli ultimi anni le batterie al Litio sono entrate a far parte della quotidianità di ognuno di noi. Partendo da semplici elettrodomestici come aspirapolvere senza filo, utensili da lavoro, smartphone. Per poi giungere alle più interessanti applicazioni su automobili e macchine industriali con impieghi differenti.
Parlando di batterie al litio spesso si tende a generalizzare su una tecnologia vasta e complessa che nella sua grande famiglia comprende differenti composizioni chimiche.
Le numerose tecnologie si differenziano con altrettanti vantaggi e svantaggi a carico dell’applicazione in cui essa verrà impiegata.
È logico pensare che la tecnologia Litio utilizzata nelle batterie dei più comuni smartphone sia ben lontana da quella utilizzata sulle applicazioni industriali. Ben distanti tra loro sono anche le esigenze dell’utilizzatore di questi sistemi. Il numero di cicli di ricarica proporzionato al costo della chimica è un fattore che spesso determina la scelta di una anziché l’altra tecnologia. Altro valore importante sono le dimensioni a disposizione rapportate con la densità energetica che la chimica può offrire.
In linea generale si può affermare che l’applicazione e la velocità di ricarica richiesta sono tra i fattori più importanti che determinano la tecnologia adeguata all’applicazione.
Scegli la tecnologia più adatta alla tua applicazione:
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Alla base di tutte le variabili prese in esame, la sicurezza è senza dubbio il fattore più importante da tenere in considerazione. Il servizio che la batteria alimenta necessita senza dubbio di un grado di sicurezza molto elevato e in Aliant su questo si discute.
Ad oggi la nostra produzione è caratterizzata dal 90% di batterie al Litio Ferro Fosfato:
I dati tecnico-scientifici dimostrano che l’impiego di questa chimica nelle applicazioni industriali garantisce il più alto indice in termini di sicurezza – spiega Federico Peluso Sales Manager di Aliant – .
Conosciamo fin dalle prime analisi l’impiego ed il carico di lavoro che le nostre batterie dovranno sostenere.
La composizione delle celle prismatiche di Litio Ferro Fosfato solitamente in materia plastico ABS o alluminio, soddisfano a pieno le esigenze di robustezza e solidità che le macchine dei nostri clienti richiedono.
Le forti vibrazioni e lo stress meccanico a cui le macchine sono sottoposte impongono parametri rigidi nella produzione della batteria. Talvolta, in applicazioni heavy duty, è ragionevolmente richiesta la sicurezza dell’intero pacco agli urti che la macchina subirà durante il suo utilizzo. Va da sé che un case già solido per conto suo garantisce oltremodo un livello di sicurezza molto più elevato rispetto a celle cilindriche e pouch.
Inoltre, durante i test di perforazione su comuni celle “18650” e “sacchetto” è dimostrato che il corpo solido atto a perforare produce numerosi cortocircuiti con relative criticità sull’intera batteria.
Il Litio Ferro Fosfato, rispetto ai sui concorrenti, Litio ioni e Litio polimero, garantisce una temperatura di fuga termica superiore ai 450/470 °C, grazie ad un’altissima stabilità chimica anche in condizioni critiche.
Cerchiamo sempre di analizzare la richiesta del cliente così da proporre la miglior soluzione in termini di affidabilità e sicurezza dell’intero pacco – prosegue Peluso -.
Partendo dalla scelta della chimica adeguata all’applicazione, ovviamente il tutto viene costantemente controllato dal nostro BMS Pegasus grazie ai sistemi di protezione da cortocircuito e sovratensione, sensori di temperatura su ogni singola cella che compone la batteria.
Generalmente nelle applicazioni industriali il passato ci ha abituati a vedere grandi impianti di areazione e zone di ricarica batterie dedicate, regolate da rigide norme. Con il Litio tutto questo è solo un lontano ricordo, sia in fase di scarica che di ricarica.
Ci rendiamo conto che per quanto la tecnologia Litio sia ormai entrata a far parte di ognuno di noi produca ancora molti dubbi legati ai suoi reali vantaggi – conclude Peluso – ma ancor più sulla reale sicurezza per chi la utilizza. D’altro canto il nuovo suscita sempre parecchie inutili preoccupazioni.