Per l’alimentazione con batterie al litio di una nuova versione full electric del modello KT160.36, Idrogru ha scelto il dinamismo progettuale e l’adattabilità compatta del produttore di Imola. Il risultato? Un powerpack dall’insediamento perfetto nel cuore tecnologico della truck crane.
La nuova veste d’eccezione per la nuova versione full electric del modello di gru su camion KT160.36 di Idrogru può contare su un “sarto” di prim’ordine, nel settore dei produttori di batterie al litio. Si tratta naturalmente dell’imolese Aliant Battery che per questa macchina ha sviluppato un powerpack tailor made, perfettamente a misura della truck crane a zero emissioni. La collaborazione tra le due aziende è nata dalla necessità di ridurre le dimensioni del modulo di alimentazione da insediare sulla nuova KT160.36, prestando sempre la massima attenzione alle elevate potenze in gioco sulla macchina.
Come spiega Roberto Vezzelli, Sales Manager di Idrogru, “questa volta abbiamo voluto proprio… strafare, proponendo un allestimento full electric su una macchina ancor più piccola e compatta rispetto alla precedente versione full electric. Questo progetto rappresentava davvero una sfida importante; le richieste del mercato andavano in questa direzione dimensionale, riguarda alla categoria privilegiata per le nostre gru su camion e bisognava assecondarle in modo irreprensibile. Da qui è nata la necessità di riprogettare il powerpack a batterie con l’aiuto di Aliant Battery che già in passato ci aveva presentato diverse soluzioni customizzate”.
La KT160.36 è dotata, nella nuova versione full electric, di un motore elettrico da 50 kW brushless a magneti permanenti, accoppiato a un inverter che viene alimentato dal pacco batterie denominato Aliant Serie EK Idrogru 96V 570Ah. Il powerpack, sviluppato con celle di litio ferro fosfato ad alta densità di ultima generazione, è dotato, inoltre, del sistema di monitoraggio remoto Athena che consente di verificarne in tempo reale il corretto funzionamento e prevenire potenziali fermi macchina apparentemente immotivati. “La necessità di Idrogru era quella di contenere il più possibile le dimensioni della batteria – ci spiega Federico Peluso, Sales Manager di Aliant Battery – Si trattava di un aspetto progettuale fondamentale per arrivare al risultato di una macchina green in grado di soddisfare richieste sempre più stringenti di operatività in contesti ambientali sensibili, garantendo pertanto agli operatori l’accesso all’interno delle aree urbane e soprattutto la possibilità di lavorare in ambienti indoor dove l’impiego del motore termico oggi è rigorosamente vietato”.
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione, riguardava le operazioni gravose che queste macchine da sollevamento sono chiamate ad affrontare nei diversi interventi in cantiere. Durante il sollevamento del carico, infatti, le correnti in gioco raggiungono picchi importanti che talvolta possono mettere in condizione di stress la batteria. “Il nostro ufficio tecnico ha progettato una batteria con esecuzione rinforzata, proprio per far fronte a questi livelli elevati di corrente – continua Peluso – Durante il dimensionamento interno, non abbiamo lasciato nulla al caso, cercando di assecondare al meglio le richieste di Idrogru per offrire una soluzione in grado di erogare la massima potenza in qualsiasi condizione di lavoro, senza limitare le performance della macchina”.
La KT160.36 full electric, presentata proprio in occasione del GIS 2023 a Piacenza Expo, è partita successivamente alla volta di Roma, diretta alla sede dell’Officina Meccanica Settebagni, storico noleggiatore che ne saprà sfruttare appieno le facoltà di potenza “pulita”. Con una capacità di sollevamento di 160 t e una portata di 80 t a circa 4 m di sbraccio, con l’ausilio efficiente del nuovo powerpack elettrico, verrà impiegata per operazioni complesse nelle zone centrali della Capitale. “Un aspetto sicuramente importante nella collaborazione con Aliant Battery, va ascritto alla piena disponibilità e al supporto di competenza che i tecnici specializzati dell’azienda ci hanno fornito durante la messa in servizio della macchina – sottolinea ancora Roberto Vezzelli – Questo impegno proficuo ci ha permesso di superare facilmente ogni aspetto legato all’integrazione con la nostra gru, verificando insieme al produttore della batteria il corretto funzionamento dell’intero sistema”. Un giudizio lusinghiero condiviso anche da Federico Peluso che rivela tutta “la soddisfazione per aver favorito il successo di Idrogru nel realizzare un progetto che stava molto a cuore al costruttore. Il contributo che abbiamo dato con la progettazione e la realizzazione della nostra batteria tailor made è gratificante e ci rende molto orgogliosi. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di una proficua, costante collaborazione tecnologica tra le nostre aziende”.