L’elettrificazione delle macchine agricole
EVOLUZIONE AGRICOLA
Negli ultimi anni l’elettrificazione in campo agricolo in Europa si è evoluta velocemente.
I progressi tecnologici, l’interessamento verso tematiche ambientali, e l’esistenza di normative antinquinamento per la riduzione delle emissioni tossiche hanno accelerato questo processo.
Il ricorso agli strumenti di Agricoltura 4.0 come delle nuove generazioni di macchine agricole e di robot e una nuova forte domanda di connettività nelle campagne farà di certo aumentare la necessità di elettrificazione. Il ricorso alle nuove tecnologie consentirà anche di ridurre i consumi dei carburanti fossili.
Chiara Corbo condirettore dell’Osservatorio Smart Agrifood di Milano
MACCHINARI E ATTREZZATURE
I principali macchinari su cui si è posta grande attenzione sono gli assi trattivi elettrici per rimorchi o attrezzature e i sollevatori telescopici, molto diffusi come macchine da lavoro in campo ortofrutticolo.
Ponendo un sistema di motorizzazione degli assi o delle ruote di un rimorchio che sfrutta l’elettricità di un generatore posto sul trattore, i motori elettrici possono impedirne lo slittamento, facilitare le svolte e possono inoltre essere automatizzati grazie allo slittamento del trattore o della forza di traino esercitata. Questo funzionamento è generalmente denominato come sistema diesel – elettrico, con la possibilità di creare ePTO, ovvero sistemi di trasmissione della potenza attraverso cavi elettrici, per poter alimentare motori elettrici a bordo di rimorchi facenti funzioni ausiliarie (sprayer, mixers, …)
Tuttavia sono in corso numerose soluzioni con diverse architetture, comprendenti tra le altri cose sistemi FULL ELECTRIC, HYBRID, PLUG IN e RANGE EXTENDER.
In generale l’elettrificazione delle macchine agricole crea vantaggi anche nell’ambito della viticoltura, in cui si è sempre alla ricerca di maggior qualità, semplificazione delle lavorazioni e una maggiore precisione. Infatti, l’azzeramento della manutenzione e dei relativi costi, l’annullamento delle emissioni di CO2, gas nocivi e polveri sottili e una maggiore silenziosità sono benefici non da poco.
È importante evidenziare anche la robotica applicata al mondo agricolo, che si sta facendo spazio in modo rapido grazie ad una maggiore accessibilità a piattaforme tecnologiche dotate di Intelligenza Artificiale. La scarsità di manodopera e l’aumento delle superfici delle aziende agricole spingono all’impiego dei droni dedicati al diserbo o alla semina, ed anche di sistemi dotati di guida autonoma per la raccolta e la semina.
Nei Paesi Bassi è stata condotta un’indagine sulle aziende attive nell’orticoltura da AgriDirect, società olandese. I dati hanno rivelato che l’11% delle aziende contattate utilizza robot. Un altro 2,6% dei 1400 coltivatori intervistati prevede di investire in macchine agricole autonome nel prossimo futuro.
CONCLUSIONI E FUTURO
L’elettrificazione delle macchine agricole permette di migliorare l’efficienza, ridurre i costi di gestione, migliorare la precisione di controllo dei dispositivi e semplificare il layout con conseguente risparmio di spazio. Tra questi aspetti soprattutto, l’assenza di manutenzione, i costi più bassi di gestione e la maggior efficienza hanno spinto e stanno spingendo i produttori dei macchinari agricoli a scegliere questa soluzione.
Da non sottovalutare è anche la salute dei lavoratori, che seguono le macchine per ore; con l’elettrico non respirano più i gas di scarico, soprattutto negli ambienti chiusi come stalle e serre.
In conclusione possiamo affermare che questo processo porta a numerosi benefici su diversi aspetti ed è in forte espansione. Gli investimenti per l’innovazione in campo agricolo sono infatti cresciuti del 20% lo scorso anno, toccando i 540 milioni di euro. I margini di crescita sono ancora alti, anche grazie ai 500 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, istituiti per l’innovazione e la meccanizzazione del settore agricolo.
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16849